41 – Il lago magico

favola di Chiara

C’era una volta sulla riva di un lago un orso che ogni giorno era arrabbiato e non sapeva il perché. L’orso era anche il principe della foresta in cui viveva e del castello che v’era dentro. I genitori, però, non lo facevano entrare nel castello di giorno, perché pensavano che con la sua rabbia poteva attaccare tutti coloro che vivevano nel castello. Infatti, proprio per questo l’orso doveva stare tutto il giorno sulla riva del lago in mezzo agli alberi. Così lì poteva anche mangiare.

Un giorno l’orso si chiese se fosse arrabbiato per colpa della foresta, e, anche se era il principe di essa, voleva andarsene, tanto nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. 

Tutti gli abitanti della foresta non sapevano neanche che egli esistesse eccetto il suo migliore amico, cioè il lupo di città. L’orso lo chiamava così, perché viveva appunto nella città vicina, da cui il lupo poteva andare nella foresta quando l’orso aveva bisogno. 

Il lupo e l’orso erano diventati amici perché il lupo, quando l’orso era piccolo, lo aveva salvato da dei lupi feroci, che lo stavano attaccando. Il lupo, saputo che l’orso se ne voleva andare, andò da lui per chiedergli dove volesse sparire. Allora l’orso gli chiese se poteva entrare anche lui in città. Il lupo, sapendo che, se l’orso avesse messo piede in città, lo avrebbero ucciso, cercò di dissuaderlo, pure se l’orso non lo voleva ascoltare. 

Il lupo tentò di fermare l’orso provando a morderlo, ma appena lo fece, l’orso si arrabbiò così tanto da scaraventare l’amico nel lago. 

L’orso si accorse che il lupo non risaliva in superficie. Allora si buttò in acqua e anche se non sapeva nuotare, cercò comunque di salvare l’amico con tutti gli sforzi. Non ce la faceva, e, mentre stava cadendo sul fondo, si ricordò di quando era piccolo e del perché era sempre arrabbiato: il motivo era che una vecchia strega malvagia aveva fatto un terribile sortilegio al piccolo orso che l’avrebbe reso rabbioso per sempre.

L’orso, appena si riprese, riuscì a tirare fuori l’amico dal lago e stava bene. Poi l’orso non gli chiese altro, perché pensava di continuo a quello che gli aveva fatto la strega. Voleva sapere il perché. 

Per prima cosa andò dai suoi genitori per sapere chi fosse la megera e dove la poteva trovare. I genitori purtroppo non lo sapevano. 

Deciso a non mollare ripensò al ricordo passato e provò a chiedere al lago magico dove vivesse la strega. Il lago non rispondeva, però, mentre l’orso se ne stava andando, il lago rispose: “Nel castello della foresta”. 

L’orso si precipitò al castello di nascosto e controllò tutte le stanze ma non c’era nessuno a parte i genitori e il lupo. Sconvolto e spaventato, perché non capiva, andò di nuovo dal lago magico e chiese: “Per caso la strega è il lupo?” Il lago rispose: “si!”. L’orso, arrabbiatissimo, corse al castello e chiese al lupo: “Sei tu che mi hai fatto il sortilegio?” Egli rispose: “si!” e all’improvviso il lupo si trasformò ancora nella vecchia strega.

L’orso accecato dalla rabbia cercò di uccidere la strega, ma lei sparì di colpo. 

I suoi genitori intanto, sentendo un grosso rumore provenire da un’altra stanza, andarono a controllare. Appena videro il figlio così sconvolto, scapparono anche loro, ma prima l’orso chiese loro: “Anche voi eravate a conoscenza di questo?” Spaventati risposero: “si!” L’orso severo li esiliò lontano dalla foresta, anche se i padroni erano loro. 

A quel punto l’orso decise che non voleva più essere arrabbiato. Così andò dal lago magico e gli chiese: “Fai sparire il sortilegio che mi ossessiona da una vita”. Il lago, però, gli rispose che l’avrebbe fatto solo ad un patto: soltanto se lui avesse governato tutta la foresta con onestà e imparzialità. L’orso accettò. 

Finalmente il sortilegio svanì e l’orso regnò nella foresta per molti anni, felice e sereno.

41 – Il lago magico

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